Barbara Goldfield

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Mag 03 2009

The Abbey in the Cave / l’Abbazia nella Cava

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(di seguito testo italiano)

“This is Don Gennaro, the exorcist for southern Italy.” I found myself shaking hands with a short, jovial man who looked to me like Friar Tuck. But after a day full of wonders, should this have come as a surprise?

The Benedictine Abbey at Cava dei Tirreni, which at first glance looks to be a rather a dreary place with an unprepossessing 18th century façade made of grey lava stone, is home to what was once one of the most magnificent, powerful and opulent seats of temporal power in Italy.

The building was begun almost 1000 years ago by Alferius Pappacarbone, a nobleman from Salerno who took Benedictine orders to live as a hermit. But he was called back to Salerno by Prince Guainmarius to head the monasteries in his principality. By then a famed and holy man, Alferius soon attracted other mystics and hermits and in 1011 the foundations of the Abbey were laid.

But what began as a hermit’s simple abode grew into a huge administrative complex which, in the Middle Ages, held jurisdiction over more than 400 abbeys, priories and churches between Rome and Palermo. It could accommodate as many as 3000 friars.

It is now possible to visit the Abbey to admire the ornate baroque cathedral with its magnificent marble inlays and chapels, Romanic cloisters squeezed under the overhanging rock, Catacombs, Longobard Cemetery and Museum.

One of the most extraordinary places, visible during National Culture Week (April 18-26) are the Archives, home to over 80,000 books and 15,000 ancient manuscripts and parchments. Throughout the week (and upon appointment) the library’s the curator will permit visitors to see and photograph a few of the library’s greatest treasures. Among these is a priceless Visigoth Bible dating from the 9th Century A.D.

These visits have been made possible thanks to the perseverance of a woman, Angela Russo, who, with energy and dedication has worked closely with the Abbey to ensure that the incredible art and artefacts contained in this immense cave can be admired by a larger public.

For more details or to book a guided tour contacted Angela Russo at: angela_russo04@fastwebnet.it or telephone: 347.1946957.

versione italiana:

L’ Abbazia nella Cava

“Sono Don Gennaro, l’Esorcista per il Sud Italia”. Con queste parole si presentava: sorridente, bonario nel sorriso e nella figura rotondetta; ma dopo una giornata fitta di scoperte, di che dovevo sorprendermi?

L’Abbazia Benedettina di Cava dei Tirreni alla prima occhiata può non impressionare con la sua facciata barocca in pietra vulcanica così tipica di queste regioni, ma nella sua storia è stata una sede di grande potere temporale e spirituale ancora testimoniato dalla sua inaspettata opulenza.

La fondazione si deve quasi 1000 anni fa ad Alferio Pappacarbone, giovane rampollo di nobile famiglia Longobarda che prese gli ordini Benedettini a Cluny e fu incaricato dal suo principe di riorganizzare i monasteri della sua terra.
Era però molto forte la sua vocazione all’eremitaggio, a cui si ritirò nella grande grotta (Cava) che da il nome alla località.

Anche in ritiro comunque la sua fama di santità fece nascere un tale seguito di fedeli e confratelli che l’eremo si sviluppò in Cappella e poi Abbazia, arrivando ad ospitare anche 3000 monaci, con possedimenti e autorità su chiese e parrocchie da Roma a Palermo.

Visitando l’Abbazia si possono ammirare la Cattedrale con i suoi magnifici marmi intarsiati, il chiostro Romanico incassato nella montagna incombente, e nelle cripte le zone più antiche, con le celle originarie, un cimitero Longobardo, resti Romani, ed il Museo.

Inoltre di straordinario interesse e valore, sono la Biblioteca e Archivio ricchi di quasi 100.000 tra volumi, documenti e pergamene antiche. Durante la Settimana Nazionale della Cultura (18-26 Aprile), previo appuntamento, il Curatore della raccolta mostrerà ai visitatori alcuni veri tesori di arte e storia medievale, tra cui una Bibbia in Visigoto del secolo IX.

Queste visite sono possibili grazie alla perseveranza della Sig.ra Angela Russo che ha dedicato grandi energie alla collaborazione con l’Abbazia perché lo spirito, i manufatti ed i capolavori di questa vera Cava delle meraviglie siano più conosciuti dal pubblico.

Per maggiori informazioni o per prenotare una visita guidata contattare Angela Russo: angela_russo04@fastwebnet.it oppure Cell. 347.1946957

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